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The Poetic Power of Collage

 

Artisti: Augusta Bariona, Olivia Descampe, Marcello Diotallevi, Gaia Di Blasio, Amela Cikota, Cordula Kagemann, Pino Lia, Aleksandra Moraviak, Anna Pennati, Lucia Pescador, Christopher Pisk, Vittorio Sironi.

MyMicroGallery è lieta di presentare “The Poetic Power of Collage” una mostra a cura di Stefania Carrozzini, che riunisce dodici artisti contemporanei di diversa provenienza (Italia, Francia, Germania, Polonia, Stati Uniti) ognuno dei quali, con una forte identità, ha esplorato le capacità evocative e il potenziale poetico del collage in un percorso di nuova significazione dell’immagine.
Il collage è il medium del nostro tempo, non è solo una tecnica, dalla più tradizionale alla digitale, ma come modalità espressiva coinvolge anche altre discipline quali la musica, il cinema, la letteratura, la moda. Le combinazioni tra le immagini sono infinite e veicolano messaggi inaspettati con la finalità di sorprenderci: il collage contemporaneo continua a spingersi oltre i confini manifestando tutto il suo potere poetico. 
Dal cubismo al décollage, il collage ne ha percorsa molta di strada. E non a caso ha nel suo Dna, l’estetica surrealista, che è stata influenzata a sua volta dalla psicoanalisi: ogni immagine conduce a qualcos’altro, come un sogno ad occhi aperti perché il non sense è il linguaggio dell’inconscio e del sogno. La casualità, l’inaspettato, giocano un ruolo chiave nella comunicazione attraverso accostamento d’immagini. Il collage adora la sovversione poetica. Sovvertire (da sub-vertere: mandare sopra ciò che era sotto) significa cambiare ordine, affidarsi a un’altra logica, un meccanismo da intendersi non tanto in senso morale o politico, ma piuttosto come capacità di rendere visibile un’altra dimensione, che va oltre lo stato ordinario delle cose. Questa sovversione poetica ha che fare con un senso di ribellione verso quel flusso d’immagini che ci travolgono quotidianamente. Un’orgia d’immagini ambigue le quali si prestano facilmente a essere manipolate. Il collage è un modo creativo per reinventare un nuovo mondo. È il risultato sintetico di un incontro interattivo con il reale, una sfida alla frammentarietà dell’esistere. Può essere un kit di sopravvivenza, che nell’incessante fluire del tempo, manifesta il desiderio dell’essere di rimanere creatore della propria vita.
Sebbene la tecnologia offra oggi numerosi mezzi espressivi, non sono diminuiti gli artisti che utilizzano carta, colla e forbici. Il concetto è sempre lo stesso: dividere, tagliare, separare per poi rimettere insieme secondo una logica che appartiene alla poesia. Dopo che la Pop Art ha celebrato la cultura di massa a fini estetici, si assiste oggi a una sorta di esplosione di contenitori e contenuti: in gioco c’è la nostra memoria culturale, il nostro destino di esseri umani.

Per informazioni: stefaniacarrozzini@gmail.com T. 338 430 5675

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